Cosa significa bondage

Bondage è la “B” del BDSM, che sta per: Bondage, Disciplina, Sadismo (dominazione) e Masochismo (sottomissione). Non implica esclusivamente il dolore come fonte di piacere ed è la più diffusa delle quattro diverse attività del BDSM, spesso praticata indipendentemente dalle altre. Nei siti per BDSM, in cui si possono incontrare partner per esperienze erotiche e sessuali più o meno estreme, è sempre specificata questa differenza nelle preferenze degli iscritti.

La definizione di bondage, secondo il vocabolario, è quella di pratica sessuale che si basa sulla costrizione fisica del partner, il quale, in maniera consenziente, può essere immobilizzato mediante legature, incappucciato, imbavagliato. L’origine della parola è da ricercarsi nel termine inglese bondage, il cui significato letterale è “servitù”, “schiavitù”, “schiavo”.
Utilizzato nei preliminari o durante il rapporto sessuale vero e proprio, il bondage rappresenta un’esperienza erotica molto intensa, fisica e psichica, in quanto sancisce la sottomissione dell’uno all’altro partner in totale fiducia.

Non è affatto essenziale che nelle pratiche bondage si cerchi di far crescere nel partner sottomesso il senso di dominazione psicologica e umiliazione con giochi sadomasochistici e nemmeno è considerato necessario che il sottomesso provi del dolore fisico intenso, mentre spesso chi si sottomette viene poi “ricompensato” dalle cure del dominante e da momenti di tenerezza alla fine di una sessione di bondage.

Più o meno cinquanta sfumature di grigio

Negli ultimi anni sono caduti molti tabù ed è cresciuto l’interesse per le pratiche del bondage, grazie soprattutto alla trilogia letteraria e al film “Cinquanta sfumature di grigio“, la cui trama è incentrata proprio su un rapporto di sottomissione espresso attraverso le tecniche relative di legatura del corpo e simboliche punizioni corporali e umiliazioni che riportano al sadomasochismo. Possiamo dire che, grazie al film del 2013, quello che comunque è stato nei secoli un argomento più o meno velatamente espresso nell’arte e nella letteratura, ha finito per divenire un tema mainstream.

Il bondage è ormai accettato come una pratica fantasiosa e non è certo visto come una perversione sessuale; addirittura viene considerato di aiuto nel risolvere problemi di coppia e di relazione.

Interessante anche il come, in un rapporto bondage, i ruoli di dominante (master/mistress) e schiavo (slave) possano essere interscambiabili; rendendo l’esperienza ancor più completa a livello psicologico.

Le 6 tecniche base del bondage

Presentiamo qui sei tipologie di bondage, sottolineando che sono innumerevoli le varianti dettate dalla fantasia e dall’ispirazione del momento, dalle caratteristiche fisiche e dalle esigenze particolari di ogni partner, dalla varietà degli strumenti che si possono utilizzare.

    • La costrizione di parti del corpo, ottenuta con corde, manette, catene, è la più diffusa e semplice pratica da realizzare, anche per i principianti del bondage: i siti specializzati consigliano proprio questa tipologia di bondage per iniziare e capire se veramente si è pronti a vivere un’esperienza di sottomissione-dominio.
    • La separazione o divaricazione di parti del corpo, che prevede l’uso di svariati oggetti oltre che di corde o altri elementi di legatura. Applicata alle gambe, ad esempio, fa sentire il soggetto sottomesso particolarmente vulnerabile nella zona anale e genitale, che può essere “gestita” e “usata” dal dominante, stimolandola e penetrandola anche con dildo e altri giocattoli erotici.
    • Il collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni. Si può partire dal semplice legare mani e piedi alle estremità del letto o immobilizzare la persona seduta su una seggiola; un buon passo avanti dopo il semplice ammanettamento.
    • La sospensione del corpo a soffitti o sostegni, che richiede una maggiore organizzazione degli spazi e dell’attrezzatura. Ganci e corde non sono mai scelti a caso nel bondage in quanto debbono assicurare contro l’eventualità di danni accidentali e conseguenze impreviste. Questa pratica prevede sempre una preparazione teorico-pratica che, anche in Italia, è ormai acquisibile grazie a video tutorial e vere e proprie scuole che organizzano corsi di bondage a vario livello.
    • La restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo è la tecnica che più necessità la conoscenza dell’anatomia e delle funzionalità del corpo. Destinata a dominatori esperti e a schiavi veramente decisi, le legature e le costrizioni a cui sono sottoposti gli arti possono essere portati sino all’estremo, provocando dolore (con moderazione) o insensibilità (temporanea).
    • La deprivazione sensoriale, che può essere praticata fin dalle prime esperienze del bondage: una semplice benda che impedisca la vista, un cappuccio, dei tappi per le orecchie che isolino acusticamente dal mondo esterno, possono essere il primo passo per sperimentare la deprivazione degli stimoli sensoriali.

Il bondage americano, una moda; il bondage giapponese, un’arte

Pare che il bondage fosse praticato già in Persia nel VI secolo a.C., ma di certo la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo a scopi erotici è stata sublimata nell’Estremo Oriente grazie ai giapponesi che hanno fatto delle legature una vera e propria arte rituale: lo “Shibari” e la sua trasformazione più contemporanea, il “Kinbaku“.

Shibari

Lo Shibari è l’evoluzione di un’arte marziale, lo hojōjutsu, che veniva utilizzata per immobilizzare i prigionieri di guerra. Consiste ora nel legare una persona presupponendo un contesto erotico ma non per forza legato all’atto sessuale, è vista anche come una forma di arte finalizzata alla realizzazione di sculture viventi, usata i giorni nostri persino come una fonte di rilassamento psicologico e fisico estremi.

Kimbaku

Il Kimbaku è una derivazione dello Shibari, una evoluzione verso contenuti più psicologici che fisico-estetici. Esistono pareri controversi sulla validità e uso dei due termini ma, in qualsiasi modo si voglia chiamare l’arte di legare il corpo umano con corde di canapa, resta una delle più sublimi e filosofiche applicazioni del bondage moderno che, per quanto riguarda il Giappone, iniziò il suo periodo di gloria negli anni ’50, grazie alla diffusione di questa pratica su riviste erotiche.

Il bondage negli USA

L’America, sulla scia della novità nel campo dell’erotismo, adottò nella seconda metà del secolo scorso il concetto e una parte dell’estetica giapponese, semplificandone le procedure in quello che è il bondage più diffusamente praticato ai giorni nostri. Le corde di canapa sono state sostituite da cuoio e catene, con la comparsa di oggetti fetish come manette, collari e guinzagli; arricchiti da piume o con borchie, talvolta soffici e imbottiti per evitare rischi di traumi.

Il bondage è pericoloso?

Il bondage non è e non deve mai diventare pericoloso, né quando è praticato come una sorta di arte e neppure quando è finalizzato all’eccitazione sessuale. Per evitare ogni possibile ripercussione fisica negativa è fondamentale che i partner siano lucidi e consenzienti e che si siano stabilite delle regole prima dell’inizio del rapporto-sessione; ad esempio una parola-chiave che dia il chiaro messaggio di voler mettere fine ad una azione quando il sottomesso ritenga di non volerla continuare.

Provare il bondage: come si inizia e dove trovare partner

Premessa fondamentale per praticare il bondage è una conoscenza dettagliata della natura e dei rischi di questa pratica erotica, la fiducia nel partner, il fatto che i partecipanti ad una sessione di bondage siano tutti consenzienti e in condizioni psico-fisiche ottimali. Una preparazione teorico-pratica e la conoscenza di alcune tecniche sono necessarie per spingersi oltre al semplice ammanettamento e bendaggio degli occhi.

Se si decide di procedere nell’esperienza bondage, è fondamentale trovare le persone giuste con cui condividerla.

Il modo migliore per incontrare persone interessate al bondage, sia master (dominanti) che slave (sottomessi), è rivolgersi a siti di annunci BDSM, pubblicando in prima persona un annuncio o rispondendo ai molti presenti.
Esistono anche club specializzati in incontri tra appassionati di bondage, e scuole con corsi di legatura per diventare un bravo master-bondager che possono anche rappresentare il primo passo per entrare in contatto con altre persone che amano questa pratica erotica raffinata.

I due migliori siti per amanti bondage

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